Come scegliere il CMS più adatto: WordPress, Joomla, Drupal

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Approfondimenti | 31-03-2022

Cos'è un CMS?

Un CMS, o Content Management System è un software, locato all'interno di un web server, che permette di creare, gestire e pubblicare i contenuti che alimentano una piattaforma web, senza avere necessariamente competenze tecniche specifiche.

Se fino a qualche anno fa la creazione di un sito online sembrava essere un'impresa inaccessibile ai più, ora si può infatti contare sul supporto di strumenti estremamente efficaci che consentono anche ai più inesperti di cimentarsi nello sviluppo di sito web tutto loro, senza dover scrivere una riga di codice e senza dover progettare alcun database. Uno di questi strumenti è proprio il CMS, che consente di agire tanto sul contenuto quanto sulla struttura del sito operando attraverso un'interfaccia grafica in grado di guidare l'utente.

Ciò su cui si può agire attraverso i sistemi di gestione di contenuti non riguarda soltanto la parte informativa e multimediale del sito (ossia i testi che lo compongono, le immagini, i video ecc ecc) , ma si estende anche a ciò che ne costituisce l'architettura. L'aspetto grafico del sito, i menù, le pagine di cui si compone, tutto ciò può essere modificato scegliendo tra vari fogli di stile CSS messi a disposizione dal sistema, oppure eseguendo alcuni interventi direttamente tramite pannello admin.

Anche la pubblicazione e la gestione dei contenuti può essere organizzata tramite il CMS: definendo gruppi e liste di utenti autorizzati a compiere determinate azioni si può agevolare la cooperazione e permettere una distribuzione trasversale del lavoro tra quanti si occupano del sito.

 

I CMS più utilizzati - image by freepik.com

 

Come scegliere un CMS?

Non tutti i CMS sono uguali, per questo quando si decide di sviluppare un nuovo sito web sarebbe bene assicurarsi di compiere una scelta consapevole, optando per il sistema più adatto a soddisfare le proprie esigenze. Ovviamente, l'efficienza di un CMS dipende direttamente dalla sua specializzazione: quanto più ci si affiderà ad uno strumento progettato per finalità diverse dalle nostre, tanto più si dovrà intervenire a livello di personalizzazione del codice per riuscire ad ottenere le prestazioni specifiche necessarie rendere il sito aderente alle nostre aspettative.

Il grado di specializzazione di un CMS dipende dalle caratteristiche che gli sono state impresse in fase di progettazione, rendendolo più o meno adatto alla gestione di determinati contenuti: ad un maggior grado di flessibilità, e quindi alla possibilità di gestire contemporaneamente contenuti differenti, è probabile che si associ la necessità di acquistare un maggior numero di componenti aggiuntivi per raggiungere i risultati desiderati.

Trovare un compromesso tra economia e funzionalità risulta indispensabile per garantire la resa del sito, e per farlo è necessario comprendere quali siano gli aspetti della gestione e della realizzazione a cui desideriamo attribuire carattere prioritario. Nel compiere questo processo è bene considerare anche il budget a nostra disposizione e le competenze di chi si troverà a gestire la pubblicazione dei contenuti.

Molte delle caratteristiche che differenziano i vari CMS si collocano all'interno dell'editor di testo, pertanto la tipologia del sito che desideriamo sviluppare potrebbe incidere notevolmente sulla scelta: potremmo prediligere un editor minimale se decidiamo di inserire per lo più contenuti di tipo testuale, o decidere di optare per un editor drag and drop (visual composer) se intendiamo invece offrire contenuti molto personalizzati.

Qualora le circostanze lo richiedano, si potrebbe anche prendere in considerazione la possibilità di utilizzare un CMS proprietario, progettato appositamente per soddisfare le necessità specifiche del nostro sito web, ma ovviamente questo implica un costo differente rispetto all'adozione di un software open source. Anche in questo caso, molto dipende dalle caratteristiche che si intende attribuire al sito e da come verrà organizzata la sua gestione: se le opzioni open source possono garantire un continuo aggiornamento di temi e moduli e una ampia comunità di supporto pronta ad offrire consigli, la scelta di un CMS proprietario permette invece di studiare una soluzione sempre ad hoc, concentrando tutte le risorse disponibili nelle funzionalità realmente necessarie, senza portarsi dietro strumenti che potrebbero appesantire il sito web inutilmente.

 

Quale CMS utilizzare - image by freepik.com

 

Wordpress, ma non solo...

Quando si parla di CMS, la prima cosa che viene in mente a molti di noi è certamente Wordpress.

Alimentando più del 40% dei siti presenti all'interno del web, Wordpress può essere considerato il CMS open source più diffuso: grazie alla presenza di numerosi componenti aggiuntivi costantemente aggiornati consente infatti di sviluppare siti web di ogni sorta, tra cui anche e-commerce, social network, forum e siti ad abbonamento.

Accanto a Wordpress esistono però diversi altri CMS gratuiti, ugualmente validi ed efficienti, che meritano di essere presi in considerazione. Tra questi, quelli che sono stati valutati più positivamente nel corso di questi primi mesi del 2022 sono stati Joomla e Drupal, che insieme coprono quasi il 20% del web.

Come precedentemente accennato, tanto Wordpress quanto Joomla e Drupal sono opensource, e possono pertanto essere utilizzati gratuitamente ad esclusione chiaramente dell’hosting web, dominio ed eventuali caselle di posta associate ad esso. Nel caso in cui si volesse accedere ad alcuni servizi aggiuntivi, come moduli specifici o design particolari, tutte e tre le piattaforme offrono la possibilità di integrare il software acquistando delle componenti ulteriori: i prezzi dei vari elementi ovviamente possono variare in maniera consistente a seconda di ciò che si desidera comprare.

Anche per quanto riguarda la semplicità di utilizzo le tre opzioni si somigliano molto. Progettate per essere il più possibile user-friendly, sono in grado di garantire un'esperienza soddisfacente anche a chi non possiede alcuna conoscenza in fatto di programmazione, seppur con qualche leggera differenza: certo è che, se si decide di non acquistare componenti aggiuntivi, potrebbe essere necessario intervenire direttamente sui file template o nei file di sistema per riuscire ad ottenere un alto livello di personalizzazione.

Essendo tutte e tre opzioni opensource, la grande diffusione di Wordpress costituisce un elemento da tenere in grande considerazione. Dato l'ampio utilizzo di questo sistema, infatti, la comunità su cui è possibile fare affidamento per ottenere supporto o per accedere a moduli e temi elaborati da sviluppatori indipendenti è molto ampia, pertanto risulterà più semplice trovare soluzioni già pronte per ottenere i risultati desiderati.

In conclusione: quale scegliere?

Ovviamente non esiste un'unica risposta a questa domanda. Considerate le opzioni disponibili (ben più numerose di quelle citate qui sopra) e l'infinità di esigenze che si possono presentare nella creazione di un sito possiamo però definire sommariamente una linea strategica in grado di semplificare la scelta.

Step 1: Progettare. Per prima cosa, consigliamo di definire nel dettaglio le caratteristiche che desideriamo attribuire al nostro sito web. Di cosa abbiamo bisogno? Quali sono gli elementi che non possono mancare?
Step 2: Valutare l'offerta. Una volta definite le nostre priorità possiamo avventurarci alla scoperta dei vari CMS, indagandone debolezze e punti di forza. Quali ci offrono strumenti adeguati a raggiungere i nostri obiettivi?
Step 3: Semplicità di utilizzo. Identificati i CMS che meglio si prestano a soddisfare le nostre esigenze, arriva il momento di confrontarci con le nostre competenze informatiche, chiedendoci se l'opzione che pensiamo di scegliere è compatibile con le nostre capacità.
Step 4: Valutare le alternative. Preso atto del nostro livello di preparazione in ambito di programmazione, dobbiamo chiederci quali potrebbero essere le alternative in grado di massimizzare il risultato, minimizzando lo sforzo.

 

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