La scuola e il discorso digitale: alcuni luoghi comuni da sfatare

News | 09-09-2020

L'imminente riapertura delle scuole, la già sperimentata didattica a distanza e l'incertezza che condiziona le prossime settimane causa Coronavirus, hanno contribuito al crescente dibattito sul rapporto tra scuola e digitalizzazione.

In questo articolo vogliamo contribuire  e alimentare il dibattito proponendo alcune riflessioni su due luoghi comuni molto diffusi e forse tra i più deleteri che ancora oggi frenano la diffusione di una didattica moderna e più tecnologica.

1) Asimmetria educativa: gli studenti hanno più competenze dei professori nel campo digitale

Falso! I nativi digitali sicuramente sanno "smanettare" ma in maniera estremamente limitata ai soli social e alla creazione e condivisione di contenuti per la propria info-nicchia. Leggere un messaggio, caricare un video, condividere una foto non è un'effettiva competenza digitale.

L'uso del cellulare ha allontanato i giovanissimi dal PC e da tutte quelle operazioni base dell'informatica. Scrivere un documento con un software di scrittura, installare un programma, entrare nella propria casella di posta e usare un foglio di calcolo, sono operazioni elementari che molti non sono in grado fare.

Occorre quindi rivedere queste alte aspettative nei confronti delle nuove generazioni e pensare a programmi di insegnamento effettivamente basati sull'uso e sulla comprensione di cosa sia davvero un computer, i suoi processi e le funzionalità.

2) La lezione frontale è out, la conoscenza è in rete

Questo luogo comune confonde le conoscenze con ciò che merita di essere conosciuto.

In rete c'è di tutto: il vero, il falso, l'utile e l'inutile.

Oggi gli studenti sono abituati a scaricare qualunque contenuto senza verificare fonti e veridicità. "L'ho trovato in rete" è il nuovo "me lo ha detto mio cugino", e spesso fake news finiscono col diventare fonti di informazione di massa. Per chi come noi lavora da anni con tecnologie e contenuti digitali la verifica delle informazioni è fondamentale.

Sia chiaro, non vogliamo demonizzare assolutamente internet, ma sicuramente sottolineare il ruolo di una didattica che formi lo spirito critico, spieghi il confronto tra le informazioni e la verifica dei contenuti. 

Lavorare con tecnologia e digitalizzazione richiede oggi ancora più competenza, capacità di analisi e attenzione. É per questo che, a nostro avviso, la scuola oggi - che sia e learning o lezione in classe - deve porre più attenzione all'educazione digitale, sia nella modalità tecniche che nella fruizione dei contenuti. Va, quindi, ripensata la stessa didattica,  insegnare ad apprendere le nuove tecnologie e i processi innovativi digitali a studenti e docenti, prima ancora delle modalità di fare lezione.